Isthmos Project

Italy
Progetto di ricognizione e scavo archeologico organizzato dalla cattedra di Archeologia e Storia dell'arte greca e romana dell'Università degli studi di Cagliari nel sito di Nora (CA).

Campagna 2016


Nel corso della campagna 2016, svoltasi tra la fine di giugno e l’inizio di agosto, l’équipe dell’Università di Cagliari ha indirizzato l’analisi sul campo alla definizione di alcuni elementi urbanistici legati alla conformazione del tessuto viario del settore settentrionale (Area Omega) e della funzione e morfologia dei vani del grosso blocco edilizio dell’area meridionale (Area Gamma). La campagna di scavo 2016 nell’ex area militare di Nora è stata programmata con tre principali finalità: la prima era quella di fornire ulteriori risposte in merito ai rapporti tra l’area Alfa, collocata nel punto altimetrico più alto della particella in concessione di scavo, e l’area Beta, corrispondente alla strada E-F; il secondo spunto di ricerca era derivato dall’allargamento delle conoscenze dell’area attraverso l’apertura di nuovi saggi di scavo nel settore settentrionale della particella stessa (aree Omicron e Omega); l’ultimo obiettivo era quello di indagare il settore della cisterna a bagnarola collocato a nord delle aree Delta e Gamma.
Le operazioni di scavo hanno confermato la presenza di un nucleo edilizio (Area Gamma), antistante alla strada basolata indagata negli anni precedenti e realizzato principalmente con murature nella tecnica a orditura di ritti, segnato da almeno tre ambienti rettangolari, ancora di incerta funzione.
Nel settore a nord delle aree Gamma e Delta era stata individuata, già in sede di ricognizione (maggio 2013), una cisterna a bagnarola caratterizzata da una malta idraulica a più strati. Le analisi successive condotte in questo settore hanno permesso di mettere in luce una seconda cisterna a bagnarola, ortogonale rispetto alla precedente e con essa comunicante, caratterizzata dallo stesso tipo di malta idraulica e collocata ad una quota inferiore rispetto all’altra, con la quale è in relazione, evidentemente, secondo un rapporto di “troppo pieno”.
Al fine di definire con maggiore precisione gli elementi urbanistici e la conformazione della particella in concessione di scavo, si è deciso di proseguire l’analisi dell’area di indagine in prossimità della recinzione che costeggia l’attuale strada di accesso al parco archeologico, nella porzione a nord delle aree indagate nelle campagne precedenti (Area Omega).
L’analisi del settore ha evidenziato la presenza di una struttura a pianta semicircolare, realizzata con pietrame legato con malta cementizia nel nucleo più interno e rifasciata da una cortina laterizia con mattoni di poco meno di 0,20 m per lato, a loro volta coperti da uno strato di intonaco discretamente conservato. Il fondo interno della struttura è caratterizzato dalla presenza di lastre piane quasi tutte frammentarie. Nella parte interna è presente una piccola apertura contornata da laterizi e caratterizzata da una leggera pendenza verso l’esterno, fatto che porta ad ipotizzare la sua natura di canaletta di scolo. Addossata alla base della struttura, sul lato SE, è stata rinvenuta una vaschetta monolitica di forma quadrangolare, realizzata nella stessa andesite viola delle lastre interne e dei basoli stradali presenti a Nora. Essa poggia su un avancorpo costituito da tre blocchi in pietra calcarenitica, impostato direttamente sul piano pavimentale in basoli di andesite, probabilmente pertinenti alla continuazione della arteria E-F, già attestata nelle aree del parco archeologico e nelle aree Beta e Omicron.



Elenco dei partecipanti alla campagna di scavo 2016

Beatrice Arra, Martina Atzeni, Silvia Bondanini, Giorgia Collu, Marta Coro, Laura Deligia, Marco Delogu, Monia Dessì, Sara Diana, Giulia Esposito, Laura Loi, Maria Chiara Lonis, Eleonora Fadda, Federica Flore, Eleonora Fornelli, Maria Giovanna Meloni, Virginia Murgia, Melania Orrù, Matteo Pani, Claudia Pinelli, Laura Pinelli, Federica Usai.




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